
Editoriale di Don Mario Metelli
Un passo alla volta si cammina, e camminando si va avanti.
Importante è non arrestarsi e rimanere fermi. Il camminare ci fa raggiungere traguardi che una volta conquistati ci inducono a fermarci per goderceli. Ma non sempre è così, perché la vita ci obbliga inesorabilmente a continuare a camminare. Succedono cose inaspettate, nascono imprevisti, ciò che ci sta attorno si evolve, il mondo cambia… Questo nel bene di un benessere in evoluzione, come nel male di una improvvisa pandemia o di una sciagurata guerra. La vita ci apre davanti continuamente tante nuove tappe che segnano il nostro passo e il nostro camminare, spingendoci sempre più avanti.
Non stiamo parlando dei massimi sistemi, ma della realtà semplice e quotidiana di noi rovatesi. Se vogliamo esistere (vivere con un senso) dobbiamo continuamente aggiungere nuovi passi al nostro cammino. Fermarci di fronte agli imprevisti o di fronte a nuove situazioni e semplicemente guardare indietro rimpiangendo il passato, significa morire.
La mia riflessione che può essere estesa ad ogni settore di vita, logicamente su queste pagine si sofferma in particolare sulla nostra realtà ecclesiale. Le difficoltà nel trovare una identità che sia in sintonia con il tempo che viviamo è evidente e la tentazione di continuare a fare quello che si è sempre fatto rimpiangendo il passato è forte. Ma in questo modo ci si ferma e ci si lascia morire. Occorre avere la forza, la volontà, l’ottimismo di aggiungere nuovi passi che ci portano fuori dalla pandemia con rinnovata fiducia e con saggia comprensione dei nostri limiti; che ci portano a superare la guerra non stagnandoci nelle logiche di conflitto ma sforzandoci di percorrere sentieri di pace; che ci portano a superare le tante crisi economiche e relazionali, percorrendo la strada della sostenibilità e non quella del tutto dovuto.
Invitiamoci allora a camminare insieme …

Passo, dopo passo… nel cammino di Unità pastorale tra le nostre parrocchie di Rovato. Alcuni passi li abbiamo fatti, altri li stiamo compiendo, altri ancora saranno da compiere. Le giovani generazioni ci stimolano a guardare avanti e superare quelle paure e incertezze che tengono gli adulti legati al passato.
Passo, dopo passo… nel ridisegnare i nostri confini territoriali per meglio relazionarci; nel riorganizzare la nostra corresponsabilità lasciandoci guidare dallo Spirito Santo che ci chiede di appartenere in modo diverso a questa nuova realtà.
Passo, dopo passo… nel lasciarci entusiasmare dal nuovo che ci attrae, nel vivere più contenti sapendo che abbiamo tanto da dire e da dare in questo mondo, nell’affrontare sfide per alcuni rischiose, ma per altri entusiasmanti.
Passo, dopo passo… nel gioire con don Michele che dona completamente la sua giovane vita a Cristo e al Vangelo, in un mondo che sembra sempre più fregarsene di Dio. Un passo che potrebbe trainare anche tutti noi ad essere più testimoni, e perché no, a suscitare altri testimoni come lui.
Passo, dopo passo… che si aggiungono a tanti altri passi, che se fatti con fede ci portano avanti nel futuro.
L’alternativa è stare fermi e guardare: ma questo porta a nulla. Se facciamo fatica o abbiamo un passo incerto, diamoci la mano e aiutiamoci insieme a camminare, passo, dopo passo…
Don Mario
(Bollettino Giugno 2022)