Lodetto – San Giovanni Battista

Festa Patronale: 24 Giugno

ORARI MESSEGALLERIA FOTOGRAFICACOMUNITA’ NOTE STORICHE


Via Sciotta, 69 – LODETTO – 25038 Rovato
Tel. 030 3375287
Parroco: Mons. Metelli Mario


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ORARI MESSE

Lunedì8.15
Martedì18.00
Mercoledì8.15
Giovedì18.00
Venerdì8.15
Sabato18.00
Domenica10.30 – 18.00

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GALLERIA

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COMUNITA’

ORATORIO DI LODETTO


NOTE STORICHE

La chiesetta di S. Giovanni Battista, è stata eretta nei primi decenni del secolo XVI dal canonico Pecino Conte del Greco della Collegiata di Rovato, cui si aggiunse poi la chiesetta di S. Croce che il Bollani nel 1565 concedeva in patronato alla famiglia Lodetti che l’aveva eretta. Questa, servendo gli abitanti di 31 fienili circostanti abitati da 75 famiglie, ebbe per concessione fatta dal vescovo Bollani un cappellano mantenuto dagli abitanti stessi e dal prevosto di Rovato.
La chiesa parrocchiale è ricca di tele fra cui quella dell’altare maggiore raffigurante la “Natività di S. Giovanni Battista” (m. 2,45×1,65) attribuita a Santo Cattaneo. Ai lati del presbiterio due tele raffigurano: a destra la Madonna e i SS. Rocco e Fermo (m. 1,25×1,75) a sinistra: l’adorazione dei Magi (m. 1,25×1,75). Sopra la cantoria è una tela raffigurante la Madonna del Rosario (m. 2.05×1,30). Sull’altare di sinistra sta una bella tela settecentesca raffigurante i SS. Antonio di Padova e S. Carlo Borromeo (m. 1,90×1,25). Sulla parte laterale di sinistra sta una tela raffigurante S. Luigi Gonzaga (m. 2,00×1,27). Il battistero è adorno di tre tele raffiguranti al centro il Battesimo di Gesù (m.2,15×1,45) e ai lati Gesù e Nicodemo e la Discesa dello Spirito Santo. Sopra il battistero sta una tela raffigurante la Madonna di Caravaggio (m. 2,95×1,20). Nella contro facciata due ovali (1,20×0,9) raffigurano S. Lucia e la B. Stefana Quinzani, e sono attribuiti ad Antonio Guadagnini. In sagrestia è un ritratto di don Aliprandi, mentre in canonica è custodita una tela attribuita da qualcuno al Pitocchetto raffigurante un sacerdote (individuato nell’ab. Angelo Savoldi) che distribuisce l’elemosina ai fanciulli. Esiste un bel santuarietto edificato nel 1843 su disegno dell’architetto Rodolfo Vantini e inaugurato con il cimitero che gli sta alle spalle, nel 1843. Il disegno è forse uno dei più ben riusciti dell’architetto bresciano. All’esterno si presenta come un grande dado ingentilito però da elegante pronao neoclassico sostenuto da quattro colonne monolitiche di marmo di Rezzato. Nell’interno, a pianta quadrata di metri dieci per dieci, quattro slanciate colonne di scagliola rosa sostengono una cupoletta con un lucernario senza lanternino, riproduzione in piccolo di quella del Pantheon. Nella parete di fondo si apre il presbiterio nel quale si trova l’altare e dietro di questo la tela che rappresenta il mistero dell’Annunciazione che è l’oggetto del culto dei buoni lodettesi. La tela era opera di Ottavio Ronchi di Castelcovati che la restaurò poi nel 1865; venne trafugata la notte tra il 20 e il 21 maggio 1982 e non più ritrovata. Il quadro deve essere stato la copia fedele di un’opera di un grande artista di cui si ignora il nome. Al centro delle due pareti laterali vi sono due altre tele di discreto valore artistico rappresentanti quella di destra il riposo della Sacra Famiglia e l’altra i santi Antonio da Padova e Carlo Borromeo che adorano il Bambino Gesù. Nel 1943, nel primo centenario della costruzione, il parroco don Giovanni Ercoli promosse il restauro di tutto il santuario affidato ai Rubagotti di Coccaglio e al rovatese Gerolamo Calca che nei pennoni della cupola affrescò Davide, Ezechiele, Tobia e Giuda Maccabeo. L’opera era da poco compiuta, quando il 18-11-44 lo scoppio di vari carri di tritolo, sulla vicina linea ferroviaria, sconquassava fino dalle fondamenta tutto l’edificio. L’opera di restauro iniziata dopo la guerra venne completata negli anni mariani 1954-1958 con il consolidamento di tutte le parti danneggiate e con la posa del nuovo pavimento. La chiesa è stata di nuovo restaurata per iniziativa del parroco don Luigi Venni nel 1982-1983. Sull’altare maggiore una pala di G. Franco Caffi, raffigurante l’Annunciata, ha sostituito la tela trafugata. A Lodetto nacque mons. Francesco Galloni, (Lodetto, 1890 – Velo d’Astico, 1976) coraggioso cappellano degli alpini nella I guerra mondiale e fondatore dell’opera e della rivista “Pro Oriente” con sede a Sofia in Bulgaria.
FONTE Enciclpedia Bresciana di Antonio Fappani (LINK)

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