Agenda Pastorale del 22 Febbraio 2025

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San Giovanni Bosco

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IL VANGELO DI DOMENICA

Domenica 23 Febbraio 2025

Lc 6,17.20-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Parola del Signore

A cura di Madre Piera Opizzi

Avete mai avuto delle vertigini? Il Vangelo di oggi è da capogiro. Non a caso viene da Dio. Ma forse in noi provoca più sbalordimento che gratitudine.
Mi fa venire in mente un apologo bellissimo di un grande mistico ortodosso N.Berdiaev, che descrive il giudizio finale: nell’ultimo giorno il Padre non domanderà come la prima volta: Caino, che cosa hai fatto di tuo fratello Abele?
Nell’ultimo giorno si rivolgerà ad Abele e gli chiederà: Abele, cosa hai fatto di tuo fratello Caino?
E Abele, il debole, dirà: sono diventato il custode di chi mi ha colpito, ho perdonato, gli ho dato il mantello, ho spezzato con lui il mio pane.
La vittima che si prende cura del violento, Abele che diventa custode di Caino, è l’unica strada per il sogno di cieli nuovi e terra nuova.
Non siamo al mondo per essere perfetti, ma per essere incamminati.
Dunque avviamo un primo passo…
Domenica 23 Febbraio – Vangelo di Luca 6. 27-38

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