Agenda Pastorale del 21 Dicembre 2024

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San Giovanni Bosco

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IL VANGELO DI DOMENICA

Domenica 22 Dicembre 2024
Quarta di Avvento

Lc 1,39-45

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore

A cura di Madre Piera Opizzi

Come il pittore dà un ultimo tocco speciale al suo quadro, così Dio con infinita tenerezza conferisce al figlio salvatore il tratto umano più squisito e fragile: un corpo come il nostro, nato da donna.
Se io ho capito qualcosa del Natale lo devo proprio a questo testo: Dio decide di diventare lui stesso un corpo incarnato nella nostra storia.
Nel Natale Dio perde la faccia, si taglia i ponti alle spalle. Colui che ritenevamo l’Assoluto, l’Inaccessibile, il Perfetto, il Puro Spirito, l’Eterno si inabissa in una fragile creatura.
Come avremmo potuto conoscere i sentimenti, le emozioni, le tristezze e le gioie di Dio, se Egli non fosse nato da un corpo umano?
Ora le nostre solitudini sono sorrette e abitate dalla sua consolazione, e scopriamo il valore della tenerezza e della gratuità, delle attenzioni cordiali e miti, ricercati da Lui sulle strade di questo mondo

(IV Domenica di Avvento, Luca 1,39-48)

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