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IL VANGELO DI DOMENICA
Domenica 10 Novembre 2024
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Parola del Signore

Il Vangelo di oggi ci mette in guardia dalla logica dell’apparenza. Essa non è semplicemente voler apparire, ma è soprattutto pensare che la nostra vita vale qualcosa solo se qualcuno si accorge di noi. In fondo chi vive d’apparenza è molto spesso un insicuro in cerca di conferme
Se tu sei ciò che appari allora la tua vita è tutta concentrata sulla parte superficiale, su quello che si vede, sull’apparenza. Ma il meglio della vita non è mai in superficie ma è nel cuore.
Riferendosi alla vedova che ha offerto solo due spiccioli, Gesù dice, “Ha messo tutto quanto aveva”. Il problema non è nella quantità, nella misura umana di quell’offerta, ma in quell’atteggiamento interiore che ha come significato il coinvolgimento non dell’apparenza ma dell’essenziale del suo essere. Ritornare al cuore significa essere più preoccupati di quello che viviamo nel cuore che di quello che pensa la gente di noi. Più preoccupati di ciò che conta e non di ciò che appare.
(Domenica 10 Novembre, Vangelo di Marco 12, 38-44)
UNITA’ PASTORALE DI ROVATO
Festa Patronale di Rovato – San Carlo – Lunedì 4 Novembre 2024
Nella nostra bella chiesa gremitissima, si è conclusa con una Messa solenne e festosa la festa patronale. Hanno concelebrato ben 25 sacerdoti con il Vescovo Mons. Antonio Arcuri.
Bello il momento del mandato a catechisti educatori, assistenti e volontari.
A San Carlo affidiamo la nostra comunità e il paese intero.
Insieme alle foto che trovate nel link qui sotto, riproponiamo qui il mandato ai catechisti, avvenuto durante la messa solenne celebrata nella festa patronale di S. Carlo Borromeo: preghiera intensa, viva, in una chiesa ricca di luce, di canti, di segni, di fede.
Le parole del mandato fanno tremare i polsi: che responsabilità grande e che impegno da batticuore!
Il nostro Parroco, Mons. Mario Metelli, ha invitato le catechiste e i catechisti a mettersi davanti all’altare, giù da i gradini. Ed ecco le parole del mandato:
Celebrante: Abbiamo appena ascoltato la Parola di Dio: nutrimento della vita cristiana.
Carissime catechiste e catechisti : abbiate cura di attingere ad essa la sapienza che ispiri gesti e parole chiediamo ora al Signore che vi dia forza, coraggio e docilità per una autentica testimonianza del Vangelo.
Dio Padre vi chiama ad essere gioiosi portatori della speranza che è Cristo. Quali pellegrini di questa virtù cristiana annunciatela, alimentandola e facendola crescere nel cuore di chi incontrerete e vi sarà affidato.
Abbiamo bisogno di «abbondare nella speranza» (cfr. Rm 15,13) per testimoniare in modo credibile e attraente la fede e l’amore che portate nel cuore, sapendo che, nello Spirito di Gesù, quanto donate può diventare per chi lo riceve un seme fecondo di speranza”.
Questo lo chiediamo a Dio Padre nel nome di Gesù Cristo, il Figlio, che nell’unità dello Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.


Disponibile l’ultimo numero del Bollettino Unità Pastorale di Rovato
SANTA MARIA ASSUNTA
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